La pala d’altare rappresenta la Madonna con i santi Paolo e Tommaso Apostolo. E’ una tela ad olio di m. 2,20 x 1,10 di Gianfrancesco Tura, pittore mantovano dei primi decenni del Cinquecento ed operante nella tradizione mantegnesca. Dobbiamo all’acume di Renato Berzaghi la scoperta della paternità dell’opera, ma anche quella del pittore che prima era approssimativamente indicato come Maestro Orombelli. Il merito di Berzaghi sta nell’aver scoperto nella Christ Church di Oxford un disegno di Giorgio Vasari che riproduce una Madonna con Bambino e Santi di un certo:”Altura pit. Mant.”. Il buon Vasari, venuto dalle nostre parti, avrà chiesto il nome del pittore e qualcuno si sarà espresso in dialetto mantovano dicendo “al Tura”= il Tura. L’analisi stilistica ed il confronto con altre opere, hanno consentito, grazie anche
ad altri documenti della committenza, di giungere al nome completo: Gianfrancesco Tura e di attribuire, allo stesso, almeno sei opere certe. In particolare, la pala di Levata presenta forti affinità con la “Madonna e Santi” della Raccolta Contini Bonacossi e con quella di Tabellano (1).
1 – Renato Berzaghi – Tre dipinti e un nome per il” Maestro Orombelli”. In “Dal Correggio a Giulio Romano, La committenza di Gregorio Cortese”, Edizioni Casa del Mantegna, Mantova 1989.
Il recentissimo restauro, a cura di Francesco Melli, ha riportato l’opera ai colori originari che, peraltro, non appaiono molto spiccati rispetto ad opere coeve. Sul lato destro del quadro sono stati ripresi ampi settori di colore. Il quadro subì, infatti, molti interventi in quanto venne sempre considerato il pezzo più importante tra le opere della chiesa.